Aree tematiche

  • Home
  • Aree temtiche
  • Fobie

Fobie

Le monofobie (o fobie specifiche) sono un tipo di disturbo che si manifesta con paura costante, ricorrente e irragionevole nei confronti di un oggetto, una situazione, un animale, un evento ben specifico. Dal momento che la fobia si presenta all’interno di un contesto ben preciso, in genere, si è portati a pensare che sia meno invalidante di altri tipi di problematiche.
Essendo un disturbo così peculiare e specifico, però, può capitare che a volte la persona riesca ad evitare totalmente, a tenere lontano dalla sua quotidianità l’oggetto fobico, fino a quando, non si presenta un’occasione, una situazione, un cambiamento nella vita stessa della persona che la porta a dover “fare i conti” con l’oggetto della propria fobia. È proprio in casi come questi che la paura nei confronti dell’oggetto temuto, compare con tutta la sua forza e la persona si rivolge ad uno specialista con la pressante richiesta di risolvere la fobia.
Infatti, se da un lato, grazie all’evitamento, la persona riesce apparentemente a vivere la sua quotidianità serenamente, dall’altro lato evitare, soprattutto, per un periodo di tempo eccessivamente lungo, contribuisce a rendere l’oggetto fobico molto più “mostruoso” e temuto. La tentata soluzione dell’evitamento, infatti, nel momento in cui la persona si trova di fronte all’oggetto fobico, contribuisce a far percepire la monofobia come qualcosa impossibile da superare e risolvere.
Secondo la terapia breve strategica, in seduta il terapeuta è preferibile che sia direttivo e che la relazione sia impostata in modo tale da trasmettere sicurezza, la quale passa anche attraverso le domande fatte nel corso del colloquio dallo psicoterapeuta e che fanno capire al paziente di comprendere ciò che prova. La possibilità di entrare in contatto con le sensazioni del paziente, in terapia strategica breve è data dalle cosiddette domande ad illusione di alternativa, le quali si basano sulla tecnica dell’anticipazione. Nel fare le domande ad illusione di alternativa, infatti, il terapeuta usa lo stesso linguaggio del paziente e anticipa quelle che sono le sensazioni, i modi di reagire al problema del paziente stesso, trasmettendogli, contemporaneamente, l’idea di essere un “esperto”, un “tecnico” del settore e al contempo, aspetto più importante, a trovare quel contatto che consente di creare quella relazione necessaria per potere lavorare efficacemente.

Bibliografia

Dott. Andrea Pinna
Psicologo
Cagliari, Arbus

Ambiti d'intervento

Dott. Andrea Pinna

Psicologo

Partita IVA 03800760922
Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Sardegna col n. 3070 dal 26/05/2018

Info
2023. «powered by Psicologi Italia». E' severamente vietata la riproduzione delle pagine e dei contenuti di questo sito.